Sono state rese note le nuove statistiche ministeriali sulla mediazione (rilevazione statistica con proiezione nazionale a cura del Dipartimento della Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi - Direzione Generale di Statistica e Analisi Organizzativa) relative al periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2020 (1).
Con riferimento all’ultimo trimestre dell’anno, gli organismi rispondenti, in lieve aumento rispetto alle rendicontazioni più recenti, sono stati 375 su 580.
Nel periodo di riferimento, si sono registrati 125.754 procedimenti iscritti.
Di questi, 504 sono ascrivibili alla nuova
materia di controversie assoggettate alla mediazione c.d. obbligatoria degli “Inadempimenti dovuti alle misure di
contenimento COVID d.l.6/20 art. 3 co. 6bis e 6ter” (2). Nella rendicontazione
si da conto al riguardo di quanto segue. “Il
confronto delle iscrizioni del 2020 con quelle del 2019 evidenzia un decremento
di circa il 15%; il dato è frutto della marcata flessione occorsa nei primi sei
mesi dell’anno imputabile all’emergenza sanitaria Covid-19 (-29%) e del
recupero osservato nel secondo semestre (71.774 iscrizioni del 2020 contro le
70.799 del 2019)”. Inoltre, si evidenzia che “nell’anno le iscrizioni collegate a inadempienti legati al COVID sono
state 1.068, pari l’1% del totale Il dato è ottenuto sommando le 504 iscrizioni
nella specifica materia «Inadempimenti dovuti alle misure di contenimento COVID
d.l.6/20 art. 3 co. 6bis e 6ter» , introdotta nel terzo trimestre 2020, e le
iscrizioni nelle materie già esistenti, dovute a inadempimenti connessi con le
misure di contenimento COVID, pari a 564”.
Il documento ministeriale specifica anche che “nel 2020, e più marcatamente dal terzo trimestre, nella materia assicurativa, sono aumentati i casi di comportamenti statisticamente classificabili come «outlier»”. Sul punto, già nelle precedenti rendicontazioni si evidenziava la presenza di un Organismo “outlier”, con iscrizioni tutte riguardanti la materia «Contratti assicurativi», il cui 99% si concludeva con la mancata comparizione dell’aderente. In particolare, si evidenzia che rispetto al 2019 i procedimenti nella materia assicurativa hanno mostrato un incremento, imputabile alla sentenza della Corte di Cassazione (n. 19596 del 18.09.2020): “nei giudizi introdotti con decreto ingiuntivo in caso di controversie soggette a mediazione obbligatoria l’onere di promuovere la procedura di mediazione è a carico della parte opposta, con la conseguenza che, ove essa non si attivi, alla pronuncia di improcedibilità dell'opposizione conseguirà la revoca del decreto ingiuntivo”; “l’incremento è concentrato in pochi organismi accomunati dall’avere una percentuale anomala ed estremamente elevata di procedimenti che si concludono con la mancata comparizione dell’aderente (99%)”.
Tra le controversie maggiormente trattate in mediazione rimangono poi quelle in tema di diritti reali (15,6%), locazione (13,1%), contratti bancari (12,2%) e condominio (11,9%). Si tratta di dati sostanzialmente in linea con le ultime rilevazioni ministeriali e, quindi, di un dato di fatto ormai consolidato.
Nel periodo in questione l’aderente compare nel 47,8% dei casi. Si tratta di un dato che appare in controtendenza rispetto al trend di diminuzione riscontrato dalle analisi dell’Osservatorio svolte sulle precedenti rendicontazioni ministeriali.
In tali casi (ovvero in caso di aderente
comparso), nel 28,7% dei procedimenti
si raggiunge l’accordo conciliativo.
Da un’analisi a campione, però, risulta che
quando le parti accettano di sedersi al tavolo della mediazione anche dopo il primo incontro si giunge all’accordo conciliativo nel 46,7% dei casi. Tale dato risulta
sostanzialmente in linea con le ultime rilevazioni ministeriali e si ribadisce,
pertanto, che alle parti conviene svolgere con fiducia e serietà il tentativo
conciliativo, senza fermarsi al primo incontro, ma proseguendo il percorso
mediatizio anche oltre; qualcosa in più, però, si ritiene, potrebbe farsi (a
livello normativo) per favorire maggiormente la scelta delle parti di
proseguire la mediazione oltre il primo incontro (3).
Tra le controversie nelle quali si registra una maggiore percentuale di comparizione dell’aderente (superiore al 50%) si confermano quelle che riguardano rapporti familiari, nonché le liti relative, in generale, a rapporti sociali o contrattuali, destinati a durare nel tempo, caratterizzati dalla particolare rilevanza soggettiva delle parti (successioni ereditarie, divisione, diritti reali, condominio, affitto di aziende, locazione). La materia con maggiore percentuale di comparizione dell’aderente è, però, quella degli inadempimenti dovuti alle misure di contenimento COVID d.l.6/20 art. 3 co. 6bis e 6ter (pari al 70,3%).
In merito alla categorie di mediazione, nel periodo di riferimento la maggior parte dei procedimenti definiti (quasi il 90%) afferisce alla mediazione c.d. obbligatoria ex lege o ante causam (art. 5, comma 1-bis, d.lgs. 28/2010), mentre poco meno dell’1% dei procedimenti definiti nel periodo in questione afferisce alla c.d. mediazione delegata o demandata dal giudice (art. 5, comma 2, d.lgs. 28/2010). Il 12% dei procedimenti afferisce alla mediazione volontaria o facoltativa.
La maggiore percentuale di raggiungimento dell’accordo conciliativo si registra quando la mediazione viene svolta, presumibilmente, prima dell’instaurazione del processo: mediazione volontaria o facoltativa. In generale, dai dati emerge che la mediazione ha maggiore probabilità di successo se svolta prima del processo (in modo volontario o obbligatorio), mentre i casi in cui più difficilmente si giunge all’accordo sono invece quelli in cui le parti vengono inviate in mediazione dal giudice (invio in mediazione in quanto materia soggetta a mediazione c.d. obbligatoria, ovvero mediazione demandata).
Questi i numeri relativi agli Organismi di mediazione presenti in Italia.
Tipologia Organismi di conciliazione
|
Organismi al 30.6.2019 |
Procedimenti definiti |
ORGANISMI DELLE
CAMERE DI COMMERCIO
|
75 |
9.420 |
ORGANISMI PRIVATI
|
359 |
64.019 |
ORDINE AVVOCATI
|
105 |
35.352 |
ALTRI ORDINI
PROFESSIONALI
|
39 |
646 |
Totale complessivo
|
578 |
109.437 |
Quanto alla presenza dell’avvocato in mediazione, nelle mediazione volontarie ben il 77% dei proponenti è assistito dal proprio legale, mentre tra i chiamati in mediazione il 92% è assistito da un avvocato. Si tratta di dati sostanzialmente in linea con le rilevazioni statistiche precedenti.
Quanto alla durata delle mediazione, rispetto agli 882 gg (dato 2016 relativo al contenzioso in Tribunale, sceso rispetto al 2015 in cui durata era registrata in 921 gg), la procedura ADR, con aderente comparso e accordo raggiunto, dura 175 giorni; dato sostanzialmente in linea con le rendicontazioni precedenti, anche se si registra un lieve, costante, trend di aumento della durata delle mediazioni.
La rilevazione statistica ministeriale è consultabile sul sito web del Ministero della Giustizia al seguente indirizzo: https://webstat.giustizia.it/Analisi%20e%20ricerche/Mediazione%20Civile%20-%20Anno%202020.pdf
(1) Le analisi curate dall'Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Civile di tutte le precedenti rilevazioni statistiche sono consultabili a questo indirizzo.
Fonte: Osservatorio Mediazione Civile n. 24/2021 (www.osservatoriomediazionecivile.blogspot.com)