Sono state rese note le nuove statistiche ministeriali sulla
mediazione (rilevazione statistica con proiezione nazionale a cura del Dipartimento
della Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi - Direzione
Generale di Statistica e Analisi Organizzativa) relative al periodo 1 gennaio – 31 dicembre (1).
I dati raccolti derivano, per quanto
riguarda il quarto trimestre 2016, da 445
Organismi rispondenti, su 778.
Tra le controversie
maggiormente trattate in mediazione rimangono quelle in tema di contratti bancari (circa il 21%), di diritti
reali (circa il 14%), di condominio (circa il 12%) e di locazione (circa il 12%).
Intorno all’7% quelle in tema di responsabilità sanitaria (per approfondimenti,
anche sul tema degli ADR in materia, si veda VIOLA, La Nuova responsabilità sanitaria alla luce della Legge Gelli-Bianchi, Diritto Avanzato, Milano, 2017).
Si tratta di dati sostanzialmente in linea con l’anno precedente.
Nel periodo in questione l’aderente compare nel 46,9% dei casi e
quando le parti accettano di sedersi al tavolo della mediazione dopo il primo incontro si giunge
all’accordo conciliativo nel 43,6% dei casi (tutti dati in linea con le
precedenti rilevazioni).
Anche tali dati sono sostanzialmente in linea con l’anno precedente.
In via generale, si giunge all’accordo nel 39% dei casi se si tratta di mediazione volontaria, nel 23% se obbligatoria e nel 15% se
demandata dal giudice.
Tuttavia, le percentuali salgono
rispettivamente a 61%, 44% e 32% (procedimenti che si chiudono con l’accordo), quando le parti
accettano di incontrarsi per un tentativo di conciliazione.
Tra le controversie nelle quali si registra
una maggiore percentuale di comparizione
dell’aderente (superiore al 50%) si confermano quelle che riguardano
rapporti tra parenti (patti di famiglia, successioni ereditarie e divisione),
nonché le liti relative, in generale, a rapporti sociali o contrattuali,
destinati a durare nel tempo, caratterizzati dalla particolare rilevanza
soggettiva delle parti (diritti reali, condominio, affitto di aziende,
locazione).
Quanto alle definizioni dei procedimenti di
mediazione in base alla categoria del procedimento, si conferma il dato 2015
quanto alle mediazione delegate dal
giudice (19.128 nel 2016 in linea con il dato 2015 di 18.062, in forte
crescita rispetto ai 7.699 del 2014).
Questi i numeri relativi agli Organismi di mediazione presenti in Italia
Tipologia Organismi di conciliazione
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Organismi al 31.12.2016
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Procedimenti definiti
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ORGANISMI DELLE
CAMERE DI COMMERCIO
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87
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18.728
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ORGANISMI PRIVATI
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516
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90.270
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ORDINE AVVOCATI
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105
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62.987
|
ALTRI ORDINI
PROFESSIONALI
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70
|
1.489
|
Totale complessivo
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778
|
173.474
|
Le migliori performances quanto al conseguimento dell’accordo sono raggiunte
dagli organismi privati e da quelle
delle Camere di commercio.
Quanto alla presenza dell’avvocato in mediazione, nelle mediazione volontarie ben il 60%
dei proponenti è assistito dal proprio legale,
mentre tra i chiamati in mediazione l’84% è assistito da un avvocato.
Quanto alla durata delle mediazione, rispetto ai 902 gg (dato 2015 relativo al
contenzioso in Tribunale), la procedura ADR, con aderente comparso e accordo
raggiunto, dura 111 giorni (1.1.2016-31.12.2016);
Durata delle procedure:
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Contenzioso in Tribunale
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882 gg
(dato: 2016)
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Procedimento di mediazione
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115 gg
(dato: 1.1.2016-31.12.2016;
con aderente
comparso e accordo raggiunto)
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Si tratta di un dato in leggero aumento,
quanto alla durata delle mediazione, rispetto ai 103 gg. rilevati tra il
1.1.2015-31.12.2015, a fronte, peraltro, di una lieve diminuzione nella durata
del processi civili, che nel 2015 era conteggiata in 921 giorni.
La rilevazione statistica ministeriale è
consultabile sul sito web del Ministero della Giustizia al seguente indirizzo:
(1)
Le analisi curate dall'Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Civile di
tutte le precedenti rilevazioni statistiche sono consultabili a questo indirizzo.
Fonte: Osservatorio
Mediazione Civile n. 18/2017
(www.osservatoriomediazionecivile.blogspot.com)