=> Audizione del Ministro
della Giustizia Annamaria Cancellieri in Commissione Giustizia Senato, 20 maggio
2013.
=> Audizione del Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri in Commissione Giustizia Camera, 22 maggio 2013.
=> Audizione del Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri in Commissione Giustizia Camera, 22 maggio 2013.
Il 20 ed il 22 maggio scorso (rispettivamente in sede di Audizione in Commissione
Giustizia del Senato ed in Commissione Giustizia della Camera), il Ministro
della giustizia Annamaria Cancellieri ha esposto al Parlamento le linee programmatiche del suo Dicastero, ovvero le linee politiche e gli
interventi che intende attuare nel corso del suo mandato.
In via generale, il guardasigilli ha ricordato come, con particolare
riferimento al tema della crescita, dello sviluppo e della coesione, la
questione della giustizia, dell’affidabilità del sistema giustizia, sia “assolutamente centrale per la vita del Paese”.
Il Ministro ha toccato (ovviamente in entrambe le Audizioni) il tema
anche della mediazione.
In particolare, tra le linee d’azione esposte in sede di audizione in
Commissione Giustizia Senato, vi è quella, nell’ottica di una deflazione
dei carichi giudiziari, attinente alla “revisione
della normativa sulla mediazione obbligatoria”, da affrontare:
- tenendo conto dell’orientamento espresso dalla Corte Costituzionale
(1);
- in esito ad un’ampia e condivisa valutazione con tutti i principali
operatori del settore (2).
Il Ministro evidenzia poi come lo strumento della mediazione si sia
rivelato:
- di “grande efficacia sotto il
profilo dell’abbattimento del contenzioso civile”;
- di “positivo effetto anche sul
piano della composizione dei conflitti tra le parti”.
Il guardasigilli pone poi l’attenzione su un’ulteriore aspetto: lo strumento
“necessita di una metabolizzazione sul
piano culturale”, essendo al riguardo fondamentale “sensibilizzare l’opinione pubblica sui
positivi risultati indotti dall’adesione a tale meccanismo” (3).
Sul punto, in sede di Audizione in Commissione
Giustizia Camera, il Ministro ha puntualizzato che “quanto più saremo in grado di
far percepire l’utilità del ricorso a tale meccanismo, tanto più si accrescerà
l’effetto deflattivo sui carichi di lavoro della giustizia civile”.
Ulteriori intenti programmatici in tema di mediazione riguardano poi i
seguenti temi:
- regole deontologiche e di incompatibilità serie e rigorose:
- rispetto di un principio di competenza;
- professionalità dei mediatori.
Riportiamo estratto delle Audizioni del Ministro, pubblicate sul sito
web del Ministero della Giustizia al seguente link.
(1) Si veda C. Cost. n.272/12: incostituzionalità della
mediazione obbligatoria per eccesso di delega legislativa, in Osservatorio Mediazione Civile n. 128/2012 (www.osservatoriomediazionecivile.blogspot.com).
(2) Sul punto
sia consentito rimandare all’approccio al tema della mediazione – orientato
alla collaborazione ed al coinvolgimento di tutti i soggetti e le
professionalità coinvolte, nonché nell’intendere, seppur nella consapevolezza
della specificità ed autonomia dell’istituto, la mediazione quale componente
del mondo della giustizia – da sempre sostenuta dall’Osservatorio Nazionale
sulla Mediazione Civile:
L’Osservatorio Nazionalesulla Mediazione Civile compie 1 anno,
in Osservatorio Mediazione Civile n. 127/2012 (www.osservatoriomediazionecivile.blogspot.com);
- Spina, Incostituzionalitàdella mediazione obbligatoria: la mediazione non è
morta!, in Osservatorio Mediazione Civile n. 119/2012 (www.osservatoriomediazionecivile.blogspot.com).
Si vedano al
riguardo, di recente, anche i contributi contenuti nella Sezione Speciale Inaugurazione Anno Giudiziario 2013 dell’Osservatorio.
(3) Sia consentito,
ancora, rimandare a
- L’Osservatorio Nazionalesulla Mediazione Civile compie 1 anno,
in Osservatorio Mediazione Civile n. 127/2012 (www.osservatoriomediazionecivile.blogspot.com);
- Spina, Incostituzionalitàdella mediazione obbligatoria: la mediazione non è
morta!, in Osservatorio Mediazione Civile n. 119/2012 (www.osservatoriomediazionecivile.blogspot.com).
Fonte: Osservatorio
Mediazione Civile n. 45/2013
lunedì 20 maggio 2013
Audizione del Ministro della giustizia Annamaria Cancellieri
Commissione Giustizia Senato
Commissione Giustizia Senato
Signor Presidente,
nel prendere la parola davanti a questa Commissione, desidero innanzitutto porgere il mio saluto a Lei e agli onorevoli Senatori, ringraziandoVi fin d’ora per l’attenzione che riterrete di prestare al mio intervento e per i contributi e i suggerimenti che – sono sicura – non vorrete far mancare, in un confronto costruttivo che ritengo necessario per esercitare l’incarico istituzionale che ho assunto.
Il Presidente del Consiglio Enrico Letta, nel suo discorso alla Camera dello scorso 29 aprile, ha sottolineato il grande sforzo compiuto dal precedente Governo, guidato dal Senatore Mario Monti, che è stato premessa per avviare insieme una nuova fase di crescita del nostro Paese. Ha, altresì, evidenziato la necessità che il Paese riparta nella via dello sviluppo e della coesione. E per ripartire, tutti devono essere motori di questa nuova energia positiva.
In questa direzione il tema della giustizia, dell’affidabilità del sistema giustizia, è assolutamente centrale per la vita del Paese.
…omissis…
nel prendere la parola davanti a questa Commissione, desidero innanzitutto porgere il mio saluto a Lei e agli onorevoli Senatori, ringraziandoVi fin d’ora per l’attenzione che riterrete di prestare al mio intervento e per i contributi e i suggerimenti che – sono sicura – non vorrete far mancare, in un confronto costruttivo che ritengo necessario per esercitare l’incarico istituzionale che ho assunto.
Il Presidente del Consiglio Enrico Letta, nel suo discorso alla Camera dello scorso 29 aprile, ha sottolineato il grande sforzo compiuto dal precedente Governo, guidato dal Senatore Mario Monti, che è stato premessa per avviare insieme una nuova fase di crescita del nostro Paese. Ha, altresì, evidenziato la necessità che il Paese riparta nella via dello sviluppo e della coesione. E per ripartire, tutti devono essere motori di questa nuova energia positiva.
In questa direzione il tema della giustizia, dell’affidabilità del sistema giustizia, è assolutamente centrale per la vita del Paese.
…omissis…
Un’ulteriore linea di
azione, che mi sembra importante percorrere nell’ottica di una deflazione dei
carichi giudiziari, attiene alla revisione della normativa sulla mediazione
obbligatoria, tenendo conto dell’orientamento espresso dalla Corte
Costituzionale, ed in esito ad un’ ampia e condivisa valutazione con tutti i
principali operatori del settore.
Lo strumento della mediazione - come dimostrano esperienze europee in sistemi giudiziari simili al nostro e come ha dimostrato anche la sia pur breve sperimentazione attuata nel nostro Paese nelle forme della obbligatorietà - si è rivelato di grande efficacia sotto il profilo dell’abbattimento del contenzioso civile, con un positivo effetto anche sul piano della composizione dei conflitti tra le parti, per circa la metà dei quali è stato raggiunto l’ accordo.
È uno strumento che evidentemente necessita di una metabolizzazione sul piano culturale; quindi, quanto più si riuscirà a sensibilizzare l’opinione pubblica sui positivi risultati indotti dall’adesione a tale meccanismo, tanto più ne trarrà giovamento la macchina dell’Amministrazione della giustizia civile.
Ovviamente, la diffusione di tale strumento dovrà essere accompagnata da regole deontologiche e di incompatibilità serie e rigorose, dal rispetto di un principio di competenza, da una adeguata professionalità dei mediatori.
E’ infine mio intendimento porre mano alla tematica della magistratura onoraria e dei giudici di pace valorizzandone professionalità e ruolo, anche in considerazione dell’importanza assunta nell’offerta di giustizia ai cittadini.
Lo strumento della mediazione - come dimostrano esperienze europee in sistemi giudiziari simili al nostro e come ha dimostrato anche la sia pur breve sperimentazione attuata nel nostro Paese nelle forme della obbligatorietà - si è rivelato di grande efficacia sotto il profilo dell’abbattimento del contenzioso civile, con un positivo effetto anche sul piano della composizione dei conflitti tra le parti, per circa la metà dei quali è stato raggiunto l’ accordo.
È uno strumento che evidentemente necessita di una metabolizzazione sul piano culturale; quindi, quanto più si riuscirà a sensibilizzare l’opinione pubblica sui positivi risultati indotti dall’adesione a tale meccanismo, tanto più ne trarrà giovamento la macchina dell’Amministrazione della giustizia civile.
Ovviamente, la diffusione di tale strumento dovrà essere accompagnata da regole deontologiche e di incompatibilità serie e rigorose, dal rispetto di un principio di competenza, da una adeguata professionalità dei mediatori.
E’ infine mio intendimento porre mano alla tematica della magistratura onoraria e dei giudici di pace valorizzandone professionalità e ruolo, anche in considerazione dell’importanza assunta nell’offerta di giustizia ai cittadini.
…omissis…
mercoledì 22 maggio 2013
Audizione del Ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri
Commissione Giustizia Camera
Commissione Giustizia Camera
Gentile
Presidente,
è con emozione e
rispetto che prendo la parola in questa Aula, grata per l’attenzione che Lei e
gli autorevoli commissari vorrete prestare alle mie parole e per i contributi e
i suggerimenti che – sono certa - non farete mancare, nel corso del
dibattito.
Mi perdonerete se nel mio intervento ripercorrerò sentieri già illustrati, poco più di 48 ore fa, innanzi alla omologa Commissione del Senato.
Mi perdonerete se nel mio intervento ripercorrerò sentieri già illustrati, poco più di 48 ore fa, innanzi alla omologa Commissione del Senato.
…omissis…
E’ da realizzare anche
una revisione della normativa sulla mediazione obbligatoria, che tenga conto
della sentenza della Corte Costituzionale. Anche in quest’ambito ricercherò la
più ampia condivisione di obiettivi e di soluzioni.
Sono convinta che l’introduzione di forme di mediazione rappresenti una importante opportunità di deflazione della giustizia tradizionale, come mostrano esperienze europee – in sistemi giudiziari simili al nostro – da cui sono state mutuate le linee di fondo della disciplina e, come confermato anche – pur nel limitato lasso di tempo di applicazione nel nostro ordinamento – dagli incoraggianti risultati conseguiti. Per i tentativi di mediazione cui ha aderito la controparte, in almeno nella metà dei casi, si è giunti all’accordo.
Quindi, quanto più saremo in grado di far percepire l’utilità del ricorso a tale meccanismo, tanto più si accrescerà l’effetto deflattivo sui carichi di lavoro della giustizia civile.
Sono convinta che l’introduzione di forme di mediazione rappresenti una importante opportunità di deflazione della giustizia tradizionale, come mostrano esperienze europee – in sistemi giudiziari simili al nostro – da cui sono state mutuate le linee di fondo della disciplina e, come confermato anche – pur nel limitato lasso di tempo di applicazione nel nostro ordinamento – dagli incoraggianti risultati conseguiti. Per i tentativi di mediazione cui ha aderito la controparte, in almeno nella metà dei casi, si è giunti all’accordo.
Quindi, quanto più saremo in grado di far percepire l’utilità del ricorso a tale meccanismo, tanto più si accrescerà l’effetto deflattivo sui carichi di lavoro della giustizia civile.
…omissis…