Sono state rese note le nuove statistiche ministeriali sulla
mediazione (rilevazione statistica con proiezione nazionale a cura del Dipartimento
della Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi - Direzione
Generale di Statistica e Analisi Organizzativa) relative al periodo 1 gennaio – 31 marzo 2019 (1).
Con riferimento all’ultimo trimestre
dell’anno, gli organismi rispondenti sono stati 435 su 597. Progressivamente,
quindi, sebbene lentamente, il numero degli organismi rispondenti continua ad
aumentare.
Tra le controversie
maggiormente trattate in mediazione rimangono quelle in tema di contratti bancari (13,2%), di diritti reali (circa il 15,6%), di condominio (circa il 13,2%) e di locazione
(circa il 12,4%).
Si tratta di dati sostanzialmente in linea con le rilevazioni precedenti.
Nel periodo in questione l’aderente compare nel 50% dei casi. Tale
dato è sostanzialmente in linea con le rendicontazioni precedenti, anche se, il
trend di leggero aumento evidenziato sino alla precedente rendicontazione
subisce una battuta di arresto (al 31.21.2019, difatti, il dato era del 50,4%).
In tali casi (ovvero in caso di aderente
comparso), nel 26,5% dei
procedimenti si raggiunge l’accordo
conciliativo.
Da un’analisi a campione, però, risulta che
quando le parti accettano di sedersi al tavolo della mediazione anche dopo il primo incontro si giunge all’accordo conciliativo nel 43% dei casi. Può quindi dedursi che alle
parti conviene svolgere con fiducia e serietà il tentativo conciliativo, senza
fermarsi al primo incontro, ma proseguendo il percorso mediatizio anche oltre.
Qualcosa in più, però, potrebbe farsi (a livello normativo) per favorire
maggiormente la scelta delle parti di proseguire la mediazione oltre il primo
incontro.
In linea generale detti dati sono sostanzialmente
in linea con le rendicontazioni precedenti, anche se, il trend di leggero
aumento miglioramento delle performances degli Organismi di mediazione evidenziato
sino alla precedente rendicontazione subisce anche in tal caso una battuta di
arresto (al 31.21.2019, difatti, i due dati riportati erano 27,3% e 44,8%).
Tra le controversie nelle quali si registra
una maggiore percentuale di comparizione
dell’aderente (superiore al 50%) si confermano quelle che riguardano
rapporti tra parenti, nonché le liti relative, in generale, a rapporti sociali
o contrattuali, destinati a durare nel tempo, caratterizzati dalla particolare
rilevanza soggettiva delle parti (patti di famiglia, successioni ereditarie,
divisione, diritti reali, condominio, affitto di aziende, locazione).
In merito alla categorie di mediazione, nel
periodo di riferimento la maggior parte dei procedimenti definiti (quasi il
90%) afferisce alla mediazione c.d.
obbligatoria ex lege o ante causam (art.
5, comma 1-bis, d.lgs. 28/2010), mentre poco più dell’1% dei procedimenti
definiti nel periodo in questione afferisce alla c.d. mediazione delegata o demandata dal giudice (art.
5, comma 2, d.lgs. 28/2010). Poco più del 10% dei procedimenti afferisce
alla mediazione volontaria o facoltativa,
categoria in cui, di contro, si registra la maggiore percentuale di raggiungimento dell’accordo conciliativo: 40
% (dato che sale al 61% di procedimenti che si chiudono con l’accordo quando le
parti accettano di incontrarsi per un tentativo di conciliazione).
I casi in cui più difficilmente si giunge
all’accordo sono invece quelli in cui le parti vengono inviate in mediazione
dal giudice (invio in mediazione in quanto materia soggetta a mediazione c.d.
obbligatoria, ovvero mediazione demandata).
Questi i numeri relativi agli Organismi di mediazione presenti in Italia.
Tipologia Organismi di conciliazione
|
Organismi al 31.3.2019
|
Procedimenti definiti
|
ORGANISMI DELLE
CAMERE DI COMMERCIO
|
78
|
3.663
|
ORGANISMI PRIVATI
|
376
|
18.650
|
ORDINE AVVOCATI
|
103
|
13.772
|
ALTRI ORDINI
PROFESSIONALI
|
40
|
244
|
Totale complessivo
|
597
|
36.330
|
Quanto alla presenza dell’avvocato in mediazione, nelle mediazione volontarie ben il 78%
dei proponenti è assistito dal proprio legale, mentre tra i chiamati in mediazione il 87% è assistito da un avvocato. Si
tratta di dati sostanzialmente in linea con le rilevazioni precedenti.
Quanto alla durata delle mediazione, rispetto agli 882 gg (dato 2016 relativo
al contenzioso in Tribunale, sceso rispetto al 2015 in cui durata era
registrata in 921 gg), la procedura ADR, con aderente comparso e accordo
raggiunto, dura 142 giorni (1.1.2018-31.12.2018);
dato in costante crescita rispetto ai 129 giorni del 2017, 115 del 2016 e 103
del 2015.
Durata delle procedure:
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Contenzioso in Tribunale
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882 gg
(dato: 2016)
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Procedimento di mediazione
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144 gg
(dato: 1.1.2019-31.3.2019;
con aderente
comparso e accordo raggiunto)
|
La rilevazione statistica ministeriale è
consultabile sul sito web del Ministero della Giustizia al seguente indirizzo:
https://webstat.giustizia.it/Analisi%20e%20ricerche/Mediazione%20Civile%20al%2031%20marzo%202019.pdf
(1)
Le analisi curate dall'Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Civile di
tutte le precedenti rilevazioni statistiche sono consultabili a questo indirizzo.
Fonte: Osservatorio
Mediazione Civile n. 41/2019