Di seguito, estratto della Relazione
sull’amministrazione della giustizia anno 2018 del Ministro della
giustizia Alfonso BONAFEDE in occasione dell’Inaugurazione anno giudiziario 2019, Roma,
25 gennaio 2019 (così come pubblicata integralmente sul portale ufficiale della
Ministero della Giustizia).
L’estratto riporta i passaggi
della Relazione dedicati all’istituto della mediazione civile e commerciale
(il grassetto e i collegamenti ipertestuali sono a cura della Redazione
dell’Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Civile).
Per approfondimenti si veda IL FOCUS TEMATICO Speciale: MEDIAZIONE E INAUGURAZIONE ANNO GIUDIZIARIO.
DAL DOCUMENTO DI SINTESI
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L’intervento investirà anche gli istituti della mediazione obbligatoria e della negoziazione assistita. Con riferimento alla mediazione obbligatoria, l’obiettivo è di mantenerla come condizione di procedibilità
solo nei settori in cui la stessa ha dato buona prova di sé - tra questi, i
patti di famiglia, i diritti reali, l’affitto d’azienda, le controversie in materia successoria - secondo le statistiche elaborate dal Ministero della Giustizia.
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DALLA RELAZIONE DEL MINISTRO
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Come noto, l’istituto della mediazione (introdotto con il d.lgs.4 marzo 2010, n. 28) è stato accolto con favore dai cittadini e si registra
un leggero trend positivo, tanto con
riguardo al dato della comparizione delle parti che del raggiungimento
dell’accordo.
Nel corso dell’anno 2018 in
oltre il 50% dei casi la parte invitata alla mediazione è comparsa e, nei casi
in cui ciò è avvenuto, l’accordo è raggiunto con la percentuale del 26%. Il tempo, poi, per raggiungere
l’accordo è, mediamente, di 134 giorni.
Al fine di garantire e perseguire l’assoluta trasparenza del settore,
l’Ispettorato generale del Ministero, in coordinamento con la Direzione
generale della giustizia civile, effettua costantemente le ispezioni presso gli
organismi di mediazione.
Tale attività ispettiva è di fondamentale importanza perché consente di
affiancare all’accertamento della regolarità formale degli organismi di
mediazione – attività svolta dagli uffici centrali del Ministero – anche una verifica “in loco” delle concrete modalità
di gestione del servizio di mediazione, restituendo sia ai cittadini che
agli stessi enti destinatari dell’attività ispettiva il segno tangibile della
presenza e del controllo statale in tale settore.
Si deve, altresì, segnalare il notevole incremento dell’attività di
controllo derivante dalla crescente
proposizione di esposti, segno evidente della delicatezza della materia e
della diffusa, avvertita esigenza di controllo e trasparenza nel settore.
Nel corso del 2018, infatti, sono stati iscritti 19 nuovi organismi, a fronte dei 29 cancellati.
Con l’entrata in vigore del d.lgs.6 agosto 2015, n. 130, accanto agli organismi di mediazione (che
attualmente sono 592) hanno fatto ingresso nell’ordinamento anche gli organismi
ADR (Alternative Dispute Resolution, funzionali cioè alla soluzione alternativa
delle controversie) deputati a risolvere le controversie, nazionali e
transfrontaliere, tra consumatori.
Si è previsto che questi procedimenti abbiano una durata massima di 90 giorni e
siano gratuiti (o comunque disponibili a costi minimi per i consumatori);
inoltre, le parti potranno partecipare alla 56 procedura ADR senza l’obbligo di
assistenza legale. L’obiettivo di tale previsione è quello di offrire al
consumatore una serie di strumenti alternativi, rapidi ed economici, di
risoluzione della controversia senza dover necessariamente ricorrere al giudice
statale. A tal fine si è in attesa della
predisposizione del decreto attuativo.
Con riferimento all’istituto della negoziazione assistita, si rappresenta che, in relazione agli incentivi fiscali alla degiurisdizionalizzazione,
introdotti dall’art. 21-bis del decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83, convertito
con modificazioni dalla legge 6 agosto 2015, n. 132, e in ottemperanza al D.M.
23 dicembre 2015, “Incentivi fiscali nella forma del credito d’imposta nei
procedimenti di negoziazione assistita”, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
del 22 dicembre 2015, l’Ufficio ha curato anche per il 2018 l’intera procedura
di ricezione ed esame delle domande (realizzata su piattaforma informatica con
l’ausilio della DGSIA), provvedendo a richiedere, ove necessario, le integrazioni
documentali del caso ed effettuando, al termine delle operazioni, le prescritte
comunicazioni (sia ai richiedenti sia all’Agenzia delle entrate) degli importi
spettanti a titolo di credito d’imposta per le procedure di negoziazione
assistita concluse nell’anno 2018.
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AVVISO. Il testo riportato non riveste carattere di
ufficialità.
Fonte: Osservatorio
Mediazione Civile n. 11/2019
(www.osservatoriomediazionecivile.blogspot.com)