Sono state rese note le nuove statistiche ministeriali sulla
mediazione (rilevazione statistica con proiezione nazionale a cura del Dipartimento
della Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi - Direzione
Generale di Statistica e Analisi Organizzativa) relative al periodo 1 gennaio – 30 giugno 2017 (1).
I dati raccolti derivano, per quanto
riguarda il quarto trimestre 2016, da 453
Organismi rispondenti, su 700.
Tra le controversie
maggiormente trattate in mediazione rimangono quelle in tema di contratti bancari (circa il 18%), di diritti
reali (circa il 15%), di condominio (circa il 13%, su cui si rimanda a SPINA, La mediazione delle controversie condominiali, Altalex, 2014) e di locazione
(circa il 12%). Intorno al 6% quelle in tema di responsabilità sanitaria (per
approfondimenti, anche sul tema degli ADR in materia, si veda VIOLA,
La Nuova responsabilità sanitaria alla luce della Legge Gelli-Bianchi, Diritto
Avanzato, Milano, 2017).
Si tratta di dati sostanzialmente in linea con le rilevazioni precedenti.
Nel periodo in questione l’aderente compare nel 48,6% dei casi e
quando le parti accettano di sedersi al tavolo della mediazione dopo il primo incontro si giunge
all’accordo conciliativo nel 42,4% dei casi (tutti dati in linea con le
precedenti rilevazioni).
Anche tali dati sono sostanzialmente in linea con le precedenti rilevazioni.
In via generale, si giunge all’accordo nel 38% dei casi se si tratta di mediazione volontaria e nel 23% se obbligatoria (cfr.
art. 5, comma 1-bis, d.lgs. 28/2010). Tuttavia, le percentuali salgono
rispettivamente a 58% e 44% (procedimenti che si chiudono con
l’accordo), quando le parti accettano di incontrarsi per un tentativo di
conciliazione.
Tra le controversie nelle quali si registra
una maggiore percentuale di comparizione
dell’aderente (superiore al 50%) si confermano quelle che riguardano
rapporti tra parenti (patti di famiglia, successioni ereditarie e divisione),
nonché le liti relative, in generale, a rapporti sociali o contrattuali,
destinati a durare nel tempo, caratterizzati dalla particolare rilevanza
soggettiva delle parti (diritti reali, condominio, affitto di aziende,
locazione).
Questi i numeri relativi agli Organismi di mediazione presenti in Italia.
Tipologia Organismi di conciliazione
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Organismi al 30.6.2017
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Procedimenti definiti
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ORGANISMI DELLE
CAMERE DI COMMERCIO
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86
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9.097
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ORGANISMI PRIVATI
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454
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49.378
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ORDINE AVVOCATI
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104
|
31.024
|
ALTRI ORDINI
PROFESSIONALI
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56
|
806
|
Totale complessivo
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700
|
90.305
|
Si registra pertanto un calo del numero degli organismi (specie
di quelli privati e di quelli degli ordini professionali non forensi).
Si registra inoltre un tasso di definizione con aderente che prosegue oltre il primo
incontro (o si accorda direttamente in esso) più basso (circa il 36%) degli
organismi forensi rispetto alle altre categorie di organismi (compreso tra 45 e
49%).
Quanto alla presenza dell’avvocato in mediazione, nelle mediazione volontarie ben il 76%
dei proponenti è assistito dal proprio legale, mentre tra i chiamati in mediazione l’84% è assistito da un avvocato. Si tratta
di dati in linea con le rilevazioni precedenti.
Quanto alla durata delle mediazione, rispetto agli 882 gg (dato 2016 relativo
al contenzioso in Tribunale, sceso rispetto al 2015 in cui durata era
registrata in 921 gg), la procedura ADR, con aderente comparso e accordo
raggiunto, dura 123 giorni (1.1.2017-30.6.2017);
dato in leggera crescita rispetto ai 115 giorni del 2016 e 103 del 2015.
Durata delle procedure:
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Contenzioso in Tribunale
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882 gg
(dato: 2016)
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Procedimento di mediazione
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123 gg
(dato: 1.1.2017-30.6.2017;
con aderente
comparso e accordo raggiunto)
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La rilevazione statistica ministeriale è
consultabile sul sito web del Ministero della Giustizia al seguente indirizzo:
(1)
Le analisi curate dall'Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Civile di
tutte le precedenti rilevazioni statistiche sono consultabili a questo indirizzo.
Fonte: Osservatorio
Mediazione Civile n. 53/2017
(www.osservatoriomediazionecivile.blogspot.com)