Sono state rese note le nuove statistiche ministeriali sulla
mediazione (rilevazione statistica con proiezione nazionale a cura del Dipartimento
della Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi - Direzione
Generale di Statistica e Analisi Organizzativa) relative al periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2019 (1).
Con riferimento all’ultimo trimestre
dell’anno, gli organismi rispondenti sono stati 399 su 589.
Nell’anno 2019 (con esclusione di un Organismo
“outlier”, in quanto tutte le sue iscrizioni riguardano la materia «Contratti
assicurativi», il cui 99% si conclude con la mancata comparizione dell’aderente),
si sono registrati 147.691
procedimenti iscritti.
Tra le controversie
maggiormente trattate in mediazione rimangono quelle in tema di diritti reali (15,4%), condominio (14,1%), contratti bancari (12,3%) e locazione (12%).
Si tratta di dati sostanzialmente in linea
con le ultime rilevazioni ministeriali e, quindi, di un dato di fatto ormai
consolidato.
Nel periodo in questione l’aderente compare nel 49,6% dei casi.
In tali casi (ovvero in caso di aderente
comparso), nel 28,6% dei
procedimenti si raggiunge l’accordo
conciliativo.
Da un’analisi a campione, però, risulta che
quando le parti accettano di sedersi al tavolo della mediazione anche dopo il primo incontro si giunge all’accordo conciliativo nel 46,3% dei casi. Anche tali dati risultano
sostanzialmente in linea con le ultime rilevazioni ministeriali e si ribadisce
pertanto, che alle parti conviene svolgere con fiducia e serietà il tentativo
conciliativo, senza fermarsi al primo incontro, ma proseguendo il percorso
mediatizio anche oltre; qualcosa in più, però, potrebbe farsi (a livello
normativo) per favorire maggiormente la scelta delle parti di proseguire la
mediazione oltre il primo incontro.
Tra le controversie nelle quali si registra
una maggiore percentuale di comparizione
dell’aderente (superiore al 50%) si confermano quelle che riguardano
rapporti familiari, nonché le liti relative, in generale, a rapporti sociali o
contrattuali, destinati a durare nel tempo, caratterizzati dalla particolare
rilevanza soggettiva delle parti (successioni ereditarie, divisione, diritti
reali, condominio, affitto di aziende, locazione).
In merito alla categorie di mediazione, nel
periodo di riferimento la maggior parte dei procedimenti definiti (quasi il 90%)
afferisce alla mediazione c.d.
obbligatoria ex lege o ante causam (art.
5, comma 1-bis, d.lgs. 28/2010), mentre poco più dell’1% dei procedimenti
definiti nel periodo in questione afferisce alla c.d. mediazione delegata o demandata dal giudice (art.
5, comma 2, d.lgs. 28/2010). Quasi il 12% dei procedimenti afferisce alla mediazione volontaria o facoltativa.
La maggiore
percentuale di raggiungimento dell’accordo conciliativo si registra quando
la mediazione viene svolta, presumibilmente, prima dell’instaurazione del processo:
mediazione volontaria o facoltativa,
col 41% di successo (dato che sale al 60% di procedimenti che si chiudono con
l’accordo quando le parti accettano di incontrarsi per un tentativo di
conciliazione) e mediazione c.d.
obbligatoria ex lege o ante causam, esperita correttamente prima dell’esercizio
dell’azione civile, col 29% di successo (dato che sale al 47% di procedimenti
che si chiudono con l’accordo quando le parti accettano di incontrarsi per un tentativo
di conciliazione)
I casi in cui più difficilmente si giunge
all’accordo sono invece quelli in cui le parti vengono inviate in mediazione
dal giudice (invio in mediazione in quanto materia soggetta a mediazione c.d.
obbligatoria, ovvero mediazione demandata).
Questi i numeri relativi agli Organismi di mediazione presenti in Italia.
Tipologia Organismi di conciliazione
|
Organismi al 30.6.2019
|
Procedimenti definiti
|
ORGANISMI DELLE
CAMERE DI COMMERCIO
|
76
|
12.672
|
ORGANISMI PRIVATI
|
367
|
75.514
|
ORDINE AVVOCATI
|
105
|
51.028
|
ALTRI ORDINI
PROFESSIONALI
|
40
|
923
|
Totale complessivo
|
588
|
140.137
|
Quanto alla presenza dell’avvocato in mediazione, nelle mediazione volontarie ben il 77%
dei proponenti è assistito dal proprio legale, mentre tra i chiamati in mediazione il 90% è assistito da un avvocato. Si
tratta di dati sostanzialmente in linea con le rilevazioni statistiche precedenti
e, ormai, consolidati.
Quanto alla durata delle mediazione, rispetto agli 882 gg (dato 2016 relativo
al contenzioso in Tribunale, sceso rispetto al 2015 in cui durata era
registrata in 921 gg), la procedura ADR, con aderente comparso e accordo
raggiunto, dura 144 giorni; dato in
linea con la rendicontazione 2018 (precedentemente erano 129 nel 2017, 115 giorni
nel 2016 e 103 nel 2015).
La rilevazione statistica ministeriale è
consultabile sul sito web del Ministero della Giustizia al seguente indirizzo:
(1)
Le analisi curate dall'Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Civile di
tutte le precedenti rilevazioni statistiche sono consultabili a questo indirizzo.
Fonte: Osservatorio
Mediazione Civile n. 16/2020
(www.osservatoriomediazionecivile.blogspot.com)