Dall’inizio del 2021, si registrano 121.948 procedimenti iscritti.
Nella rendicontazione si dà atto che nel periodo di riferimento le iscrizioni collegate a inadempienti legati al COVID sono state 3.749, pari al 3% del totale. Il dato è ottenuto sommando le 730 iscrizioni nella specifica materia «Inadempimenti dovuti alle misure di contenimento COVID d.l.6/20 art. 3 co. 6bis e 6ter» , introdotta nel terzo trimestre 2020, e le iscrizioni nelle materie già esistenti, dovute a inadempimenti connessi con le misure di contenimento COVID, pari a 3.019 (2).
Tra le controversie
maggiormente trattate in mediazione rimangono poi quelle in tema di diritti reali (14,1%), contratti bancari (13,7%), locazione (12,7%), e condominio (12,5%). Si tratta di dati
sostanzialmente in linea con le ultime rilevazioni ministeriali e, quindi, di
un dato di fatto ormai consolidato.
Si segnala, inoltre, la crescita dei procedimenti in tema di contratti assicurativi che nel 2021 hanno superato la soglia del 10%.
Nel periodo in questione l’aderente compare nel 46,5% dei casi.
In tali casi (ovvero in caso di aderente
comparso), nel 26,8% dei
procedimenti si raggiunge l’accordo
conciliativo.
Da un’analisi a campione, però, risulta che quando le parti accettano di sedersi al tavolo della mediazione anche dopo il primo incontro si giunge all’accordo conciliativo nel 44,9% dei casi. Tale dato risulta sostanzialmente in linea con le ultime rilevazioni ministeriali e si ribadisce, pertanto, che alle parti conviene svolgere con fiducia e serietà il tentativo conciliativo, senza fermarsi al primo incontro, ma proseguendo il percorso mediatizio anche oltre; qualcosa in più, però, si ritiene, potrebbe farsi (a livello normativo) per favorire maggiormente la scelta delle parti di proseguire la mediazione oltre il primo incontro, oltre che nel fornire strumenti alle parti e agli organismi per raggiungere, quantomeno, la soglia – che sarebbe significativa, anche mediaticamente – del 50% di successo (3).
Tra le controversie nelle quali si registra
una maggiore percentuale di comparizione
dell’aderente (superiore al 50%) si confermano quelle che riguardano
rapporti familiari, nonché le liti relative, in generale, a rapporti sociali o
contrattuali, destinati a durare nel tempo, caratterizzati dalla particolare
rilevanza soggettiva delle parti (successioni ereditarie, divisione, diritti
reali, condominio, affitto di aziende, locazione).
Si confermano poi le alte percentuali di comparizione
dell’aderente in procedimenti in materia di inadempimenti dovuti alle misure di contenimento COVID d.l.6/20 art. 3
co. 6bis e 6ter (pari al 60,8%), sebbene nella rendicontazione annuale 2020
la percentuale riscontrata era addirittura pari al 70,3%.
A ciò si aggiungono anche le liti in tema di Contratti bancari, con una percentuale di comparizione dell’aderente del 53%.
In merito alla categorie di mediazione, nel periodo di riferimento la maggior parte dei procedimenti definiti (circa 85%) afferisce alla mediazione c.d. obbligatoria ex lege o ante causam (art. 5, comma 1-bis, d.lgs. 28/2010), mentre poco meno dell’1% dei procedimenti definiti nel periodo in questione afferisce alla c.d. mediazione delegata o demandata dal giudice (art. 5, comma 2, d.lgs. 28/2010). Il 13,1% dei procedimenti definiti afferisce alla mediazione volontaria o facoltativa.
La maggiore
percentuale di raggiungimento dell’accordo conciliativo si registra quando
la mediazione viene svolta prima dell’instaurazione del processo: mediazione volontaria o facoltativa e mediazione obbligatoria ex art. 5,
comma 1-bis, d.lgs. 28/2010 (circa 30% dei casi).
In generale, dai dati emerge che la mediazione ha maggiore probabilità di successo se svolta prima del processo (in modo volontario o obbligatorio), mentre i casi in cui più difficilmente si giunge all’accordo sono invece quelli in cui le parti vengono inviate in mediazione dal giudice (invio in mediazione in quanto materia soggetta a mediazione c.d. obbligatoria, ovvero mediazione demandata).
Questi i numeri relativi agli Organismi di mediazione presenti in Italia.
Tipologia Organismi di conciliazione
|
Organismi al 30.6.2019 |
Procedimenti definiti |
ORGANISMI DELLE
CAMERE DI COMMERCIO
|
73 |
8.842 |
ORGANISMI PRIVATI
|
357 |
66.581 |
ORDINE AVVOCATI
|
106 |
36.919 |
ALTRI ORDINI
PROFESSIONALI
|
37 |
554 |
Totale complessivo
|
573 |
112.896 |
Quanto alla presenza dell’avvocato in mediazione, nelle mediazione volontarie nell’82% dei casi i proponenti sono assistiti dal proprio legale, mentre l’88% i chiamati in mediazione è assistito da un avvocato.
Quanto alla durata delle mediazione, rispetto agli 882 gg (dato 2016 relativo al contenzioso in Tribunale, sceso rispetto al 2015 in cui durata era registrata in 921 gg), la procedura ADR, con aderente comparso e accordo raggiunto, dura 173 giorni; dato sostanzialmente in linea con le rendicontazioni precedenti, anche se si registra un lieve, costante, trend di aumento della durata delle mediazioni.
La rilevazione statistica ministeriale è consultabile sul sito web del Ministero della Giustizia al seguente indirizzo:
https://webstat.giustizia.it/Analisi%20e%20ricerche/Mediazione%20Civile%20al%2030%20settembre%202021.pdf
(1)
Le analisi curate dall'Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Civile di
tutte le precedenti rilevazioni statistiche sono consultabili a questo indirizzo.