DIRITTO D'AUTORE


Tutti i testi e le massime giurisprudenziali sono coperti da diritto d’autore. Uso consentito citando la fonte con relativo link. Pregasi segnalare la citazione.

17 novembre 2020

45/20. Ministero della Giustizia: dati statistici sulla mediazione 1 gennaio – 31 marzo 2020 (Osservatorio Mediazione Civile n. 45/2020)

Sono state rese note le nuove statistiche ministeriali sulla mediazione (rilevazione statistica con proiezione nazionale a cura del Dipartimento della Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi - Direzione Generale di Statistica e Analisi Organizzativa) relative al periodo 1 gennaio – 31 Marzo 2020 (1).

Con riferimento all’ultimo trimestre dell’anno, gli organismi rispondenti sono stati 374 su 581.

Nel trimestre di riferimento (con esclusione di un Organismo “outlier”, in quanto tutte le sue iscrizioni riguardano la materia «Contratti assicurativi», il cui 99% si conclude con la mancata comparizione dell’aderente), si sono registrati 32.702 procedimenti iscritti. Al riguardo emerge, in relazione ai primi cinque trimestri precedenti, un calo del -15% dovuto all’emergenza sanitaria da Covid-19.

Tra le controversie maggiormente trattate in mediazione rimangono quelle in tema di diritti reali (14,5%), condominio (13,3%), contratti bancari (11,5%) e locazione (11,3%). Si tratta di dati sostanzialmente in linea con le ultime rilevazioni ministeriali e, quindi, di un dato di fatto ormai consolidato. A tali materie, però, si aggiunge quella dei contratti assicurativi (13%).

Nel periodo in questione l’aderente compare nel 49,4% dei casiIn tali casi (ovvero in caso di aderente comparso), nel 29,2% dei procedimenti si raggiunge l’accordo conciliativoDa un’analisi a campione, però, risulta che quando le parti accettano di sedersi al tavolo della mediazione anche dopo il primo incontro si giunge all’accordo conciliativo nel 45,9% dei casi. Anche tali dati risultano sostanzialmente in linea con le ultime rilevazioni ministeriali e si ribadisce pertanto, che alle parti conviene svolgere con fiducia e serietà il tentativo conciliativo, senza fermarsi al primo incontro, ma proseguendo il percorso mediatizio anche oltre; qualcosa in più, però, potrebbe farsi (a livello normativo) per favorire maggiormente la scelta delle parti di proseguire la mediazione oltre il primo incontro.

Tra le controversie nelle quali si registra una maggiore percentuale di comparizione dell’aderente (superiore al 50%) si confermano quelle che riguardano rapporti familiari, nonché le liti relative, in generale, a rapporti sociali o contrattuali, destinati a durare nel tempo, caratterizzati dalla particolare rilevanza soggettiva delle parti (successioni ereditarie, divisione, diritti reali, condominio, affitto di aziende, locazione).

In merito alla categorie di mediazione, nel periodo di riferimento la maggior parte dei procedimenti definiti (quasi il 90%) afferisce alla mediazione c.d. obbligatoria ex lege o ante causam (art. 5, comma 1-bis, d.lgs. 28/2010), mentre poco più dell’1% dei procedimenti definiti nel periodo in questione afferisce alla c.d. mediazione delegata o demandata dal giudice (art. 5, comma 2, d.lgs. 28/2010). L’11% dei procedimenti afferisce alla mediazione volontaria o facoltativa.

La maggiore percentuale di raggiungimento dell’accordo conciliativo si registra quando la mediazione viene svolta, presumibilmente, prima dell’instaurazione del processo: mediazione volontaria o facoltativa, col 40% di successo (dato che sale al 58% di procedimenti che si chiudono con l’accordo quando le parti accettano di incontrarsi per un tentativo di conciliazione) e mediazione c.d. obbligatoria ex lege o ante causam, esperita correttamente prima dell’esercizio dell’azione civile, col 29% di successo (dato che sale al 47% di procedimenti che si chiudono con l’accordo quando le parti accettano di incontrarsi per un tentativo di conciliazione).

I casi in cui più difficilmente si giunge all’accordo sono invece quelli in cui le parti vengono inviate in mediazione dal giudice (invio in mediazione in quanto materia soggetta a mediazione c.d. obbligatoria, ovvero mediazione demandata).

Questi i numeri relativi agli Organismi di mediazione presenti in Italia. 

 

Tipologia Organismi di conciliazione

 

Organismi al 30.6.2019

Procedimenti definiti

 

ORGANISMI DELLE CAMERE DI COMMERCIO

 

76

2.234

 

ORGANISMI PRIVATI

 

362

15.712

 

ORDINE AVVOCATI

 

104

9.050

 

ALTRI ORDINI PROFESSIONALI

 

39

149

 

Totale complessivo

 

581

27.145

Quanto alla presenza dell’avvocato in mediazione, nelle mediazione volontarie ben il 78% dei proponenti è assistito dal proprio legale, mentre tra i chiamati in mediazione l’88% è assistito da un avvocato. Si tratta di dati sostanzialmente in linea con le rilevazioni statistiche precedenti e, ormai, consolidati.

Quanto alla durata delle mediazione, rispetto agli 882 gg (dato 2016 relativo al contenzioso in Tribunale, sceso rispetto al 2015 in cui durata era registrata in 921 gg), la procedura ADR, con aderente comparso e accordo raggiunto, dura 150 giorni; dato sostanzialmente in linea con le rendicontazioni precedenti, anche se si registra un lieve, costante, trend di aumento della durata delle mediazioni.

La rilevazione statistica ministeriale è consultabile sul sito web del Ministero della Giustizia al seguente indirizzo:
https://webstat.gi
ustizia.it/Analisi%20e%20ricerche/Mediazione%20Civile%20al%2031%20marzo%202020.pdf

(1) Le analisi curate dall'Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Civile di tutte le precedenti rilevazioni statistiche sono consultabili a questo indirizzo.

Fonte: Osservatorio Mediazione Civile n. 45/2020 (www.osservatoriomediazionecivile.blogspot.com)

NEWSLETTER MENSILE SULLA MEDIAZIONE