DIRITTO D'AUTORE


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6 febbraio 2013

16/13. Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2013: la mediazione nell’intervento del Vicepresidente del CSM (Osservatorio Mediazione Civile n. 16/2013)


Nell’ambito della Cerimonia d’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2013 anche l’intervento del Vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Michele Vietti ha toccato il tema della mediazione civile (1).

In particolare, il Vicepresidente Vietti ha non solo ha ribadito l’orma indubbio ruolo della mediazione quale efficace strumento capace di “deflazionare l’insostenibile domanda di giustizia ordinaria”, ma ha anche eloquentemente affermato che, proprio in questa ottica, “l’obbligatorietà della mediazione è un principio da non abbandonare”.
Ancora una volta dunque, facendo eco alle Relazioni del Ministero della giustizia e del primo presidente della Suprema Corte di Cassazione Ernesto Lupo, viene ribadita non solo la bontà dell’istituto della mediazione civile, ma anche un giudizio positivo – ed un auspicio – in ordine alla sua obbligatorietà.
Il messaggio al Parlamento appare dunque inequivocabile.

Dalle poche ma estremamente ricche parole dedicate dall’autorevole esponente della Magistratura italiana alla mediazione emerge poi un tema di primaria rilevanza nell’ottica tanto della comprensione dell’istituto in parola, quanto delle sue (necessarie) prospettive di sviluppo: la stretta connessione tra mediazione e risoluzione giurisdizionale delle liti, entrambi componenti – non esaustivi, ma complementari – del mondo della Giustizia; dal che discende, come più volte auspicato anche da questo Osservatorio – la necessità di una proficua collaborazione tra tutti gli attori coinvolti (i c.d. Operatori della mediazione), in un’ottica di vicendevole crescita professionale e culturale (2). Questi i punti toccati dal Vicepresidente Vietti:  
-      la necessità di acquisire consapevolezza che “il ricorso alla giustizia togata non può essere l'unica via di risoluzione del contenzioso”;
-      l’osservazione circa il coinvolgimento della classe forense, con potenziali benefici per tutti i soggetti coinvolti: “in paesi altrettanto civili” – illustra Vietti – “l’attività di conciliazione stragiudiziale assorbe gran parte del ceto forense, con risultati appaganti sia per lo Stato,  sia per i professionisti, sia per i loro clienti” (3).


(2) Mi si permetta di rimandare al riguardo alle considerazioni espresse in:

(3) Nell’ambito dell’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2013, esplicito riferimento al coinvolgimento della classe forense nell’ottica dello sviluppo e della diffusione della mediazione è stato fatto anche dalla Relazione del primo presidente della Suprema Corte di Cassazione Ernesto Lupo; si veda al riguardo Inaugurazionedell’Anno Giudiziario 2013: la mediazione nella Relazione del Primo PresidenteErnesto Lupo, in Osservatorio Mediazione Civile n. 11/2013 (www.osservatoriomediazionecivile.blogspot.com).

Fonte: Osservatorio Mediazione Civile n. 16/2013

INTERVENTO DEL VICE PRESIDENTE DEL CSM
ALL'INAUGURAZIONE DELL'ANNO GIUDIZIARIO
PRESSO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
Roma
25 gennaio 2013

Signor Presidente della Repubblica,
Eminenza rev.ma,
Signor Presidente del Senato,
Signor Presidente della Camera,
Signor Ministro della Giustizia,
Signor Rappresentante della Corte Costituzionale,
Signori Ministri,
Signor Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio,
Signor Presidente della Corte di Cassazione,
Signor Procuratore Generale,
Signor Avvocato generale,
Signor Presidente del Consiglio nazionale forense,3
Signori Magistrati,
Autorità,
Signore e Signori

…omissis…

Nell'ottica di assicurare efficaci strumenti alternativi di risoluzione delle controversie, capaci di deflazionare l'insostenibile domanda di giustizia ordinaria, l'obbligatorietà della mediazione è un principio da non abbandonare, pur nel rispetto della pronuncia della Corte costituzionale.

Il ricorso alla giustizia togata non può essere l'unica via di risoluzione del contenzioso: in paesi altrettanto civili l'attività di conciliazione stragiudiziale assorbe gran parte del ceto forense, con risultati appaganti sia per lo Stato,  sia per i professionisti, sia per i loro clienti.

…omissis…

AVVISO. Il testo di questo provvedimento non riveste carattere di ufficialità.

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