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25 maggio 2021

24/21. Ministero della Giustizia: dati statistici sulla mediazione 1 gennaio – 31 dicembre 2020 (Osservatorio Mediazione Civile n. 24/2021)

Sono state rese note le nuove statistiche ministeriali sulla mediazione (rilevazione statistica con proiezione nazionale a cura del Dipartimento della Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi - Direzione Generale di Statistica e Analisi Organizzativa) relative al periodo 1 gennaio – 31 dicembre 2020 (1).

Con riferimento all’ultimo trimestre dell’anno, gli organismi rispondenti, in lieve aumento rispetto alle rendicontazioni più recenti, sono stati 375 su 580.

Nel periodo di riferimento, si sono registrati 125.754 procedimenti iscritti.

Di questi, 504 sono ascrivibili alla nuova materia di controversie assoggettate alla mediazione c.d. obbligatoria degli “Inadempimenti dovuti alle misure di contenimento COVID d.l.6/20 art. 3 co. 6bis e 6ter” (2). Nella rendicontazione si da conto al riguardo di quanto segue. “Il confronto delle iscrizioni del 2020 con quelle del 2019 evidenzia un decremento di circa il 15%; il dato è frutto della marcata flessione occorsa nei primi sei mesi dell’anno imputabile all’emergenza sanitaria Covid-19 (-29%) e del recupero osservato nel secondo semestre (71.774 iscrizioni del 2020 contro le 70.799 del 2019)”. Inoltre, si evidenzia che “nell’anno le iscrizioni collegate a inadempienti legati al COVID sono state 1.068, pari l’1% del totale Il dato è ottenuto sommando le 504 iscrizioni nella specifica materia «Inadempimenti dovuti alle misure di contenimento COVID d.l.6/20 art. 3 co. 6bis e 6ter» , introdotta nel terzo trimestre 2020, e le iscrizioni nelle materie già esistenti, dovute a inadempimenti connessi con le misure di contenimento COVID, pari a 564”.

Il documento ministeriale specifica anche che “nel 2020, e più marcatamente dal terzo trimestre, nella materia assicurativa, sono aumentati i casi di comportamenti statisticamente classificabili come «outlier»”. Sul punto, già nelle precedenti rendicontazioni si evidenziava la presenza di un Organismo “outlier”, con iscrizioni tutte riguardanti la materia «Contratti assicurativi», il cui 99% si concludeva con la mancata comparizione dell’aderente. In particolare, si evidenzia che rispetto al 2019 i procedimenti nella materia assicurativa hanno mostrato un incremento, imputabile alla sentenza della Corte di Cassazione (n. 19596 del 18.09.2020): “nei giudizi introdotti con decreto ingiuntivo in caso di controversie soggette a mediazione obbligatoria l’onere di promuovere la procedura di mediazione è a carico della parte opposta, con la conseguenza che, ove essa non si attivi, alla pronuncia di improcedibilità dell'opposizione conseguirà la revoca del decreto ingiuntivo”; “l’incremento è concentrato in pochi organismi accomunati dall’avere una percentuale anomala ed estremamente elevata di procedimenti che si concludono con la mancata comparizione dell’aderente (99%)”.

Tra le controversie maggiormente trattate in mediazione rimangono poi quelle in tema di diritti reali (15,6%), locazione (13,1%), contratti bancari (12,2%) e condominio (11,9%). Si tratta di dati sostanzialmente in linea con le ultime rilevazioni ministeriali e, quindi, di un dato di fatto ormai consolidato.

Nel periodo in questione l’aderente compare nel 47,8% dei casi. Si tratta di un dato che appare in controtendenza rispetto al trend di diminuzione riscontrato dalle analisi dell’Osservatorio svolte sulle precedenti rendicontazioni ministeriali.

In tali casi (ovvero in caso di aderente comparso), nel 28,7% dei procedimenti si raggiunge l’accordo conciliativo.

Da un’analisi a campione, però, risulta che quando le parti accettano di sedersi al tavolo della mediazione anche dopo il primo incontro si giunge all’accordo conciliativo nel 46,7% dei casi. Tale dato risulta sostanzialmente in linea con le ultime rilevazioni ministeriali e si ribadisce, pertanto, che alle parti conviene svolgere con fiducia e serietà il tentativo conciliativo, senza fermarsi al primo incontro, ma proseguendo il percorso mediatizio anche oltre; qualcosa in più, però, si ritiene, potrebbe farsi (a livello normativo) per favorire maggiormente la scelta delle parti di proseguire la mediazione oltre il primo incontro (3).

Tra le controversie nelle quali si registra una maggiore percentuale di comparizione dell’aderente (superiore al 50%) si confermano quelle che riguardano rapporti familiari, nonché le liti relative, in generale, a rapporti sociali o contrattuali, destinati a durare nel tempo, caratterizzati dalla particolare rilevanza soggettiva delle parti (successioni ereditarie, divisione, diritti reali, condominio, affitto di aziende, locazione). La materia con maggiore percentuale di comparizione dell’aderente è, però, quella degli inadempimenti dovuti alle misure di contenimento COVID d.l.6/20 art. 3 co. 6bis e 6ter (pari al 70,3%).

In merito alla categorie di mediazione, nel periodo di riferimento la maggior parte dei procedimenti definiti (quasi il 90%) afferisce alla mediazione c.d. obbligatoria ex lege o ante causam (art. 5, comma 1-bis, d.lgs. 28/2010), mentre poco meno dell’1% dei procedimenti definiti nel periodo in questione afferisce alla c.d. mediazione delegata o demandata dal giudice (art. 5, comma 2, d.lgs. 28/2010). Il 12% dei procedimenti afferisce alla mediazione volontaria o facoltativa.

La maggiore percentuale di raggiungimento dell’accordo conciliativo si registra quando la mediazione viene svolta, presumibilmente, prima dell’instaurazione del processo: mediazione volontaria o facoltativaIn generale, dai dati emerge che la mediazione ha maggiore probabilità di successo se svolta prima del processo (in modo volontario o obbligatorio), mentre i casi in cui più difficilmente si giunge all’accordo sono invece quelli in cui le parti vengono inviate in mediazione dal giudice (invio in mediazione in quanto materia soggetta a mediazione c.d. obbligatoria, ovvero mediazione demandata).

Questi i numeri relativi agli Organismi di mediazione presenti in Italia. 

 

Tipologia Organismi di conciliazione

 

Organismi al 30.6.2019

Procedimenti definiti

 

ORGANISMI DELLE CAMERE DI COMMERCIO

 

75

9.420

 

ORGANISMI PRIVATI

 

359

64.019

 

ORDINE AVVOCATI

 

105

35.352

 

ALTRI ORDINI PROFESSIONALI

 

39

646

 

Totale complessivo

 

578

109.437

Quanto alla presenza dell’avvocato in mediazione, nelle mediazione volontarie ben il 77% dei proponenti è assistito dal proprio legale, mentre tra i chiamati in mediazione il 92% è assistito da un avvocato. Si tratta di dati sostanzialmente in linea con le rilevazioni statistiche precedenti.

Quanto alla durata delle mediazione, rispetto agli 882 gg (dato 2016 relativo al contenzioso in Tribunale, sceso rispetto al 2015 in cui durata era registrata in 921 gg), la procedura ADR, con aderente comparso e accordo raggiunto, dura 175 giorni; dato sostanzialmente in linea con le rendicontazioni precedenti, anche se si registra un lieve, costante, trend di aumento della durata delle mediazioni.

La rilevazione statistica ministeriale è consultabile sul sito web del Ministero della Giustizia al seguente indirizzo: https://webstat.giustizia.it/Analisi%20e%20ricerche/Mediazione%20Civile%20-%20Anno%202020.pdf

(1) Le analisi curate dall'Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Civile di tutte le precedenti rilevazioni statistiche sono consultabili a questo indirizzo.

(2) Si veda Legge25 giugno 2020, n. 70 (giustizia-Covid-19) e mediazione: nuova ipotesi di mediazione c.d. obbligatoria e mediazione telematica (Osservatorio Mediazione Civile n. 33/2020)

(3) Si veda SPINA,Prime considerazioni sul DDL di riforma del processo civile (C.d.M. 5.12.2019)con particolare riferimento alla mediazione (Osservatorio Mediazione Civile n.51/2019)

Fonte: Osservatorio Mediazione Civile n. 24/2021 (www.osservatoriomediazionecivile.blogspot.com)