Pagine

22 ottobre 2019

41/19. Ministero della Giustizia: dati statistici sulla mediazione 1 gennaio – 31 marzo 2019 (Osservatorio Mediazione Civile n. 41/2019)


Sono state rese note le nuove statistiche ministeriali sulla mediazione (rilevazione statistica con proiezione nazionale a cura del Dipartimento della Organizzazione Giudiziaria, del Personale e dei Servizi - Direzione Generale di Statistica e Analisi Organizzativa) relative al periodo 1 gennaio – 31 marzo 2019 (1).
Con riferimento all’ultimo trimestre dell’anno, gli organismi rispondenti sono stati 435 su 597. Progressivamente, quindi, sebbene lentamente, il numero degli organismi rispondenti continua ad aumentare.

Tra le controversie maggiormente trattate in mediazione rimangono quelle in tema di contratti bancari (13,2%), di diritti reali (circa il 15,6%), di condominio (circa il 13,2%) e di locazione (circa il 12,4%).
Si tratta di dati sostanzialmente in linea con le rilevazioni precedenti.

Nel periodo in questione l’aderente compare nel 50% dei casi. Tale dato è sostanzialmente in linea con le rendicontazioni precedenti, anche se, il trend di leggero aumento evidenziato sino alla precedente rendicontazione subisce una battuta di arresto (al 31.21.2019, difatti, il dato era del 50,4%).
In tali casi (ovvero in caso di aderente comparso), nel 26,5% dei procedimenti si raggiunge l’accordo conciliativo.
Da un’analisi a campione, però, risulta che quando le parti accettano di sedersi al tavolo della mediazione anche dopo il primo incontro si giunge all’accordo conciliativo nel 43% dei casi. Può quindi dedursi che alle parti conviene svolgere con fiducia e serietà il tentativo conciliativo, senza fermarsi al primo incontro, ma proseguendo il percorso mediatizio anche oltre. Qualcosa in più, però, potrebbe farsi (a livello normativo) per favorire maggiormente la scelta delle parti di proseguire la mediazione oltre il primo incontro.
In linea generale detti dati sono sostanzialmente in linea con le rendicontazioni precedenti, anche se, il trend di leggero aumento miglioramento delle performances degli Organismi di mediazione evidenziato sino alla precedente rendicontazione subisce anche in tal caso una battuta di arresto (al 31.21.2019, difatti, i due dati riportati erano 27,3% e 44,8%).

Tra le controversie nelle quali si registra una maggiore percentuale di comparizione dell’aderente (superiore al 50%) si confermano quelle che riguardano rapporti tra parenti, nonché le liti relative, in generale, a rapporti sociali o contrattuali, destinati a durare nel tempo, caratterizzati dalla particolare rilevanza soggettiva delle parti (patti di famiglia, successioni ereditarie, divisione, diritti reali, condominio, affitto di aziende, locazione).

In merito alla categorie di mediazione, nel periodo di riferimento la maggior parte dei procedimenti definiti (quasi il 90%) afferisce alla mediazione c.d. obbligatoria ex lege o ante causam (art. 5, comma 1-bis, d.lgs. 28/2010), mentre poco più dell’1% dei procedimenti definiti nel periodo in questione afferisce alla c.d. mediazione delegata o demandata dal giudice (art. 5, comma 2, d.lgs. 28/2010). Poco più del 10% dei procedimenti afferisce alla mediazione volontaria o facoltativa, categoria in cui, di contro, si registra la maggiore percentuale di raggiungimento dell’accordo conciliativo: 40 % (dato che sale al 61% di procedimenti che si chiudono con l’accordo quando le parti accettano di incontrarsi per un tentativo di conciliazione).
I casi in cui più difficilmente si giunge all’accordo sono invece quelli in cui le parti vengono inviate in mediazione dal giudice (invio in mediazione in quanto materia soggetta a mediazione c.d. obbligatoria, ovvero mediazione demandata).

Questi i numeri relativi agli Organismi di mediazione presenti in Italia.


Tipologia Organismi di conciliazione

Organismi al 31.3.2019
Procedimenti definiti

ORGANISMI DELLE CAMERE DI COMMERCIO

78
3.663

ORGANISMI PRIVATI

376
18.650

ORDINE AVVOCATI

103
13.772

ALTRI ORDINI PROFESSIONALI

40
244

Totale complessivo

597
36.330

Quanto alla presenza dell’avvocato in mediazione, nelle mediazione volontarie ben il 78% dei proponenti è assistito dal proprio legale, mentre tra i chiamati in mediazione il 87% è assistito da un avvocato. Si tratta di dati sostanzialmente in linea con le rilevazioni precedenti.

Quanto alla durata delle mediazione, rispetto agli 882 gg (dato 2016 relativo al contenzioso in Tribunale, sceso rispetto al 2015 in cui durata era registrata in 921 gg), la procedura ADR, con aderente comparso e accordo raggiunto, dura 142 giorni (1.1.2018-31.12.2018); dato in costante crescita rispetto ai 129 giorni del 2017, 115 del 2016 e 103 del 2015.


Durata delle procedure:

Contenzioso in Tribunale

882 gg
(dato: 2016)

Procedimento di mediazione

144 gg
(dato: 1.1.2019-31.3.2019;
con aderente comparso e accordo raggiunto)


La rilevazione statistica ministeriale è consultabile sul sito web del Ministero della Giustizia al seguente indirizzo:

(1) Le analisi curate dall'Osservatorio Nazionale sulla Mediazione Civile di tutte le precedenti rilevazioni statistiche sono consultabili a questo indirizzo.

Fonte: Osservatorio Mediazione Civile n. 41/2019