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28 gennaio 2013

11/13. Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2013: la mediazione nella Relazione del Ministero della Giustizia (Osservatorio Mediazione Civile n. 11/2013)


Il 25 gennaio scorso si è svolta, presso la Suprema Corte di Cassazione, la Cerimonia d’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2013. Numerose sono gli interventi che hanno toccato anche il tema della mediazione civile.

Tra questi segnaliamo, innanzitutto, la Relazione del Ministero sull’amministrazione della giustizia per l’anno 2012.

In particolare – si legge nella relazione, per quanto rileva ai nostro fini - l’impegno del Ministro, nell’anno appena trascorso, è stato tra l’altro orientato “a restituire competitività al Paese attraverso scelte di riorganizzazione e di riforma che guardano al recupero dell’efficienza, all’eliminazione dell’arretrato civile, ad un sostanziale miglioramento della geografia giudiziaria e, più in generale, all’impatto del sistema giudiziario sulle nostre imprese e sulla nostra economia”.

In questo quadro rientra anche il tema della mediazione civile con riferimento alla quale, prima dell’intervento della Corte Costituzionale n. 272/2012 (1), si erano registrati, riguardo in particolare all’obbligatorietà del procedimento di mediazione civile, “in un’ottica deflattiva, risultati tendenzialmente positivi”.

La relazione specifica infatti, premettendo che nel periodo compreso tra il 21.3.2011 ed il 31.3.2012 gli affari iscritti presso gli organismi di mediazione abilitati risultavano pari a 91.690, detto flusso verosimilmente sarebbe sensibilmente aumentato, dal momento che le materie del risarcimento da circolazione stradale e quella delle liti di condominio sono state inserite solo dal 21.3.2012. In particolare, illustra la relazione, “dopo il pur breve lasso di tempo di operatività dell’estensione dell’istituto alle predette materie” (2):
  • controversie in materia di condominio: le iscrizioni sono passate da 94 (nel febbraio 2012) a 1.079 (a giugno dello stesso anno)”;
  • controversie in materi di risarcimento danni da circolazione stradale: le iscrizioni sono passate da 115 (a febbraio 2012) a 7.315 (giugno dello stesso anno).
Il Ministero precisa inoltre che:
  1. per i tentativi di mediazione cui ha aderito la controparte, il risultato appare “particolarmente confortante”, dal momento che almeno nella metà dei casi si giungeva all’accordo;
  2. il dato tuttavia aveva un valore relativo, poiché i due terzi dei tentativi di mediazione non vedevano già allora la partecipazione della controparte, cosicché lo strumento realizzava i suoi effetti per il solo 35% degli affari previsti”.
Pertanto – conclude – “il pur breve tempo di applicazione dell’istituto dimostra che se vi è partecipazione al tentativo di mediazione, la sua percentuale di riuscita è alta e quindi, quanto più si sensibilizzerà l’adesione al meccanismo della mediazione, tanto più si accrescerà l’effetto deflattivo sui carichi di lavoro della giustizia civile”.

La parola chiave, in veste programmatica, è dunque la sensibilizzazione alla mediazione che non è altro se non quell’opera di effettiva diffusione della cultura della mediazione da più parti evocata, che vede tale strumento di ADR non come avversario, bensì come alleato e strumento complementare alla risoluzione giudiziale delle controversie.

La Relazione del ministero individua anche la strada che l’esecutivo intende perseguire in materia di mediazione civile: la promozione della mediazione demandata. Il “punto di riferimento” – si legge nella Relazione – sarà il “ruolo del giudice nella possibilità di delegare l’accesso alla mediazione, nella quale uno degli effetti favorevoli per le parti è indubbiamente il risparmio delle spese processuali”. Sulla base di queste premesse – conclude sul punto la Relazione – l’Ufficio Legislativo del Ministero “è stato incaricato di svolgere un’attività di studio e di approfondimento per la predisposizione di una proposta normativa che restituisca alla mediazione il ruolo deflattivo del contenzioso civile”.

Altri dati forniti dalla Relazione in tema di mediazione civile sono i seguenti:
  • Organismi di mediazione: alla data del 18 dicembre 2012 sono stati iscritti n. 845 nuovi organismi, allo stato, pertanto, il numero complessivo degli organismi di mediazione è 969 (sono stati confermati, “secondo quanto previsto dalla disciplina transitoria di cui all’art.20 del d.m. 180/2010, n. 17 organismi di mediazione già iscritti, per cui restano n. 124 conferme. Sono stati cancellati dal registro degli organismi di mediazione n. 6 organismi e sono stati adottati, infine, n. 7 provvedimenti di rigetto”);
  • Enti di formazione: alla data del 18 dicembre 2012 sono stati iscritti n. 215 nuovi enti di formazione;
  • effetto deflattivo del contenzioso: “si conferma la decrescita dei fascicoli di Cognizione ordinaria (-6%), settore nel quale appare evidente il contributo di riduzione offerto dalla mediazione civile obbligatoria”.
Dati relativi ai primi sei mesi del 2012 (3):
  • procedimenti iscritti: sono state iscritte 82.514 mediazioni civili, con un trend in continua crescita;
  • accori raggiunti: il dato sugli accordi raggiunti è giudicato “buono”, “quando le parti si siedono al tavolo della mediazione, anche se in lieve diminuzione rispetto allo scorso anno” (la percentuale cumulata dal 21 marzo 2011 al 30 giugno 2012 è del 46,4%);
  • mancata comparizione: il numero delle mancate comparizioni dell’aderente al procedimento di mediazione – illustra la Relazione – appare “preoccupante” (si segnala, in particolare, la bassissima adesione, soprattutto, da parte delle società di assicurazione);
  • assistenza legale: “altissimo” è il dato sull’assistenza legale (nell’85% dei casi le parti partecipano alla mediazione avvalendosi di un proprio legale di fiducia).
Riportiamo di seguito estratto della Relazione del Ministero sull’amministrazione della giustizia per l’anno 2012, così come pubblicata sul sito web del Ministero della Giustizia.



(3) Il Ministero precisa che alla rilevazione statistica, che ha cadenza mensile, hanno partecipato in media il 65% degli Organismi accreditati presso il ministero; pertanto, la proiezione nazionale riportata può considerarsi attendibile. Si veda in dettaglio, ancora, Ministero della Giustizia, 27/10/2012: datistatistici sulla mediazione aggiornati al 30 giugno 2012, in Osservatorio Mediazione Civile n. 8/2013 (www.osservatoriomediazionecivile.blogspot.com).

Fonte: Osservatorio Mediazione Civile n. 11/2013

Relazione del Ministero 
sull’amministrazione della giustizia per l’anno 2012 

Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2013

…omissis…

L’impegno del Ministro, nell’anno appena trascorso, è stato orientato:
a restituire competitività al Paese attraverso scelte di riorganizzazione e di riforma
che guardano al recupero dell’efficienza, all’eliminazione dell’arretrato civile, ad
un sostanziale miglioramento della geografia giudiziaria e, più in generale,
all’impatto del sistema giudiziario sulle nostre imprese e sulla nostra economia;
ad assicurare le essenziali condizioni di dignità umana nell’universo carcerario
(anche con l’adozione della Carta per i diritti dei detenuti) per rianimare, in modo
sensibile, la funzione rieducativa della pena, la possibilità di accesso al lavoro
carcerario e le modalità di accoglienza e custodia di ciascun detenuto.
Tali linee direttive hanno caratterizzato, prima di ogni altra articolazione,
l’attività dell’Ufficio Legislativo.
In questa prospettiva, tesa anche a garantire l’osservanza agli obblighi
comunitari, sono state formulate proposte concrete di riforma del sistema penale, sia
sostanziale che processuale, una delle quali, che introduce misure amministrative di
prevenzione e modifiche alle norme dei reati contro la p.a., dopo un lungo e travagliato
iter, ha raggiunto la definitiva approvazione parlamentare.
Nel quadro del recupero dell’efficienza nel settore civile, un particolare
rilievo assume la riforma riguardante l’istituzione del Tribunale delle Imprese nella
direzione dell’accrescimento della competitività del Paese rispetto agli altri
“concorrenti” europei, ciò nella convinzione dell’importanza strategica di tale
innovazione e del suo stretto legame con la necessaria crescita economica del Paese.
Tale riforma è stata positivamente accolta dal CSM che, con sollecitudine
e spirito di piena collaborazione, con delibera di Plenum del 26 luglio 2012, in sede di
procedure di mobilità interna, ha proceduto alla “pubblicazione di posti vacanti di primo
grado giudicanti” disponendo la destinazione di n. 26 magistrati presso gli uffici
giudiziari sedi di tribunale delle imprese.
Un discorso a sé merita l’istituto della mediazione civile obbligatoria.
Prima dell’intervento della Corte Costituzionale, che con la sentenza 24
ottobre-6 dicembre 2012, n. 272, ha accolto la questione di legittimità costituzionale,
sollevata dal Tar Lazio, con l'ordinanza di rinvio del 12 aprile 2011, riguardo in
particolare all’obbligatorietà del procedimento di mediazione civile, si erano registrati,
in un’ottica deflattiva, risultati tendenzialmente positivi.
Infatti, in base ad una delle ultime rilevazioni, nel periodo compreso tra il
21.3.2011 ed il 31.3.2012 gli affari iscritti presso gli organismi di mediazione abilitati
risultavano pari a 91.690. Il flusso verosimilmente sarebbe sensibilmente aumentato, dal
momento che le materie del risarcimento da circolazione stradale e quella delle liti di
condominio sono state inserite solo dal 21.3.2012.
Difatti dopo il pur breve lasso di tempo di operatività dell’estensione
dell’istituto alle predette materie, le iscrizioni di “condominio” sono passate da 94 (nel
febbraio 2012) a 1.079 (a giugno dello stesso anno); analogamente, le iscrizioni per il
risarcimento danni da circolazione stradale sono passate da 115 (a febbraio 2012) a
7.315 (giugno dello stesso anno).
Per i tentativi di mediazione cui ha aderito la controparte, il risultato
appariva particolarmente confortante, dal momento che almeno nella metà dei casi si
giungeva all’accordo.
Il dato tuttavia aveva un valore relativo, poiché i due terzi dei tentativi di
mediazione non vedevano già allora la partecipazione della controparte, cosicché lo
strumento realizzava i suoi effetti per il solo 35% degli affari previsti.
Pertanto, il pur breve tempo di applicazione dell’istituto dimostra che se
vi è partecipazione al tentativo di mediazione, la sua percentuale di riuscita è alta e
quindi, quanto più si sensibilizzerà l’adesione al meccanismo della mediazione, tanto
più si accrescerà l’effetto deflattivo sui carichi di lavoro della giustizia civile.
In quest’ottica, l’intervento normativo che dovrà tenere conto della
sentenza della Consulta, avrà come punto di riferimento il ruolo del giudice nella
possibilità di delegare l’accesso alla mediazione, nella quale uno degli effetti favorevoli
per le parti è indubbiamente il risparmio delle spese processuali.
Sulla base di queste premesse, l’Ufficio Legislativo è stato incaricato di
svolgere un’attività di studio e di approfondimento per la predisposizione di una
proposta normativa che restituisca alla mediazione il ruolo deflattivo del contenzioso
civile.

…omissis…

ALLEGATO 4
MEDIAZIONE CIVILE
PROIEZIONE NAZIONALE SU RILEVAZIONE CAMPIONARIA PRESSO
GLI ORGANISMI ABILITATI
Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 4 marzo 2010, n. 28, la
Direzione Generale di Statistica ha assunto la responsabilità di realizzare il
monitoraggio statistico dei procedimenti di mediazione trattati presso gli Organismi
abilitati. La rilevazione statistica è riferita a tutte le tipologie di mediazione -
obbligatoria, volontaria e demandata dal giudice - e riguarda sia i flussi numerici di
procedimenti sia una serie di informazioni descrittive ed economiche quali l’esito del
procedimento, la forma giuridica delle parti, la materia, le indennità corrisposte, etc.
Alla rilevazione statistica, che ha cadenza mensile, hanno partecipato in
media il 65% degli Organismi accreditati presso il ministero, pertanto, la proiezione
nazionale riportata in questo documento può considerarsi attendibile. Nei primi sei mesi
del 2012 sono state iscritte 82.514 mediazioni civili, con un trend in continua crescita.
Buono il dato sugli accordi raggiunti quando le parti si siedono al tavolo
della mediazione, anche se in lieve diminuzione rispetto allo scorso anno; la percentuale
cumulata dal 21 marzo 2011 al 30 giugno 2012 è del 46,4%. Preoccupante appare
invece il numero delle mancate comparizioni dell’aderente al procedimento, dovute a
varie circostanze, tra cui le mancate adesioni volontarie e i ritiri delle iscrizioni dei
proponenti prima di esperire i tentativi di coinvolgere l’aderente. Il fenomeno si è
accentuato nell’aprile 2012 in seguito all’introduzione dell’obbligatorietà delle materie
del “condominio” e del “risarcimento danni da circolazione veicoli e natanti” che fanno
registrare una bassissima adesione, soprattutto da parte delle società di assicurazione,
alla mediazione.
Altissimo il dato sull’assistenza legale, infatti nell’85% dei casi le parti
partecipano alla mediazione avvalendosi di un proprio legale di fiducia.
A livello settoriale, considerando la percentuale cumulata fino al 30
giugno 2012, i dati evidenziano che la materia tra quelle obbligatorie percentualmente
più rilevante è quella dei diritti reali (19%), seguita dalle controversie in materia di
locazione (13%). Contratti bancari e assicurativi e risarcimento danni da responsabilità
medica “pesano” intorno al 10% ciascuno, mentre numeri più limitati di procedimenti
hanno interessato le controversie in materia di divisione dei beni (6%), successione
ereditaria (5%), risarcimento danni da diffamazione a mezzo stampa, contratti
finanziari, comodato d’uso e affitto di aziende (mediamente prossimi al 2%). Le
iscrizioni di “condominio” e di “risarcimento danni da circolazione veicoli e natanti”,
obbligatorie da marzo 2012, sono cresciute esponenzialmente: per il “condominio” si
passa da 94 di febbraio a 1.079 di giugno mentre per il “risarcimento danni da
circolazione veicoli e natanti” si passa da 115 di febbraio a 7.315 di giugno.


…omissis…

AVVISO. Il testo di questo provvedimento non riveste carattere di ufficialità.