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19 febbraio 2016

16/16. Inaugurazione Anno Giudiziario 2016: la mediazione nella Relazione del Ministero della giustizia – dip. organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi (Osservatorio Mediazione Civile n. 16/2016)

La Relazione del Ministero sull’amministrazione della giustizia per l’anno 2015 (dipartimento organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi), resa in occasione dell’Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2016, dedica spazio anche all’istituto della mediazione.

Si segnala, al riguardo, quanto segue.
  • Nel 2014 e nel 1° semestre 2015 all’attvità di rilevazione statistica effettuata dalla Direzione Generale di Statistica ha partecipato in media il 55% degli Organismi accreditati presso il Ministero (I).
  • Il 2014 è stato caratterizzato da un significativo aumento dell’avvio di nuove procedure (dopo il drastico calo registrato nel 2013 per l’intervento della Corte Costituzione 272/2012 (II) (III); in totale, nell’anno 2014, sono state iscritte circa 180.000 mediazioni civili, molte delle quali “obbligatorie in quanto condizione di procedibilità ai sensi di legge”; l’obbligatorietà era stata reintrodotta con il “Decretodel fare”,  D.L. 69/2013 nel mese di settembre 2013). Confrontando le iscrizioni del 2° trimestre 2014 con quelle del 2° trimestre 2015 si registra un aumento del 21% (IV).
  • Costante sembra mantenersi il tasso di successo delle mediazioni con aderente comparso (24,4% nel 2014 e 22,2% nel 1° semestre 2015: coloro che proseguono oltre il primo incontro rappresentano circa il 40% delle istanze di mediazione concluse e, di queste, circa il 47% si conclude con un accordo tra le parti. Un’analoga analisi, eseguita sui dati del 1° semestre 2015, mette in evidenza che coloro che proseguono oltre il primo incontro rappresentano circa il 43% delle istanze di mediazione concluse e, di queste, il 43% si conclude con l’accordo delle parti).
  • Nel primo semestre 2015, la probabilità di raggiungere un accordo è più elevata nelle mediazioni che riguardano la materia Diritti reali, seguita da Altra natura, Comodato e Risarcimento danni da circolazione veicoli e natanti (materia non più obbligatoria); quelle per le quali l’accordo risulta più difficile da raggiungere riguardano i Contratti bancari e il Risarcimento danni da responsabilità medica.
  • Il ricorso al patrocinio a spese dello Stato è limitato a circa l’1% dei procedimenti definiti.
  • Nel primo semestre 2015 le mediazioni relative alle materie volontarie sono l’8,7% delle mediazioni iscritte e il 78% registra la presenza dell’avvocato.
  • La regione che definisce più mediazioni è la Lombardia, seguita da Lazio e Campania, quelle che ne definiscono meno sono la Valle d’Aosta, la Basilicata e il Molise.
  • Gli Organismi che definiscono più procedimenti sono gli Organismi privati e gli Ordini degli avvocati seguiti dalle Camere di commercio e dagli Altri ordini professionali. Gli Altri ordini professionali registrano, però, il più elevato tasso di definizione con accordo raggiunto se l’aderente compare, seguiti dagli Organismi privati, dalle Camere di commercio e dagli Ordini degli avvocati.
  • Nell’anno 2014, a livello settoriale, la materia percentualmente più rilevante è quella dei Contratti bancari (25,1%), seguita dalle controversie in materia di Diritti reali (13,1%), Altra natura (11,9%), Locazione (11,6%) e Condominio (10,7%).
Di seguito, si riporta estratto della Relazione, la cui versione integrale è disponibile sul sito web del Ministero della giustizia:

(I) Le analisi curate dall'OsservatorioNazionale sulla Mediazione Civile di tutte le precedenti rilevazioni statistiche sono consultabili a questo indirizzo.

Fonte: Osservatorio Mediazione Civile n. 16/2016 (www.osservatoriomediazionecivile.blogspot.com)


Relazione del Ministero
sull’amministrazione della giustizia
anno 2015
Inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2016
DIPARTIMENTO
dell’organizzazione giudiziaria del personale e dei servizi

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ALLEGATO 4
MEDIAZIONE CIVILE
PROIEZIONE NAZIONALE SU RILEVAZIONE CAMPIONARIA
PRESSO GLI ORGANISMI ABILITATI PER L’ANNO 2014
AGGIORNAMENTO AL 30 GIUGNO 2015

Con l’entrata in vigore del Decreto Legislativo 4 marzo 2010, n. 28, la Direzione
Generale di Statistica ha assunto la responsabilità di realizzare il monitoraggio
statistico dei procedimenti di mediazione trattati presso gli Organismi abilitati. La
rilevazione statistica è riferita a tutte le tipologie di mediazione - obbligatoria, volontaria
e demandata dal giudice - e riguarda sia i flussi numerici di procedimenti sia una serie
di informazioni descrittive ed economiche quali l’esito del procedimento, la personalità
giuridica delle parti, la materia, le indennità corrisposte, etc.
La Direzione ha continuato a monitorare i flussi dei procedimenti di mediazione anche
dopo la sentenza 24 ottobre 2012, n. 272, della Corte Costituzionale valutandone
l’impatto sull’istituto. Per diminuire il “disturbo statistico” per gli Organismi abilitati, la
Direzione ha modificato la cadenza della rilevazione da mensile a trimestrale a partire
dal 1° gennaio 2013.
Nel 2014 e nel 1° semestre 2015 alla rilevazione statistica ha partecipato in media il
55% degli Organismi accreditati presso il Ministero, pertanto, la proiezione riportata nel
presente documento può considerarsi attendibile.
Come già anticipato lo scorso anno, nel 2014 si era verificata “l’irruzione” di un
organismo di mediazione con sede legale a Siena che ha iscritto, da solo, 115.423
mediazioni, tutte nella materia dei contratti assicurativi (quasi tutte concluse con la
mancata partecipazione dell’aderente); l’organismo sembra mantenere un trend
costante nelle iscrizioni anche nel 2015 (nel primo semestre ne ha iscritte 54.584). le
caratteristiche “anomale” di questo organismo, tipiche di un outlier, hanno portato ad
escluderlo da tutte le valutazioni generali sull’istituto della mediazione.
Il 2014 è stato comunque caratterizzato da un significativo aumento dell’avvio di nuove
procedure dopo il drastico calo registrato nel 2013 per l’intervento della Corte
Costituzione che, rilevando un eccesso di delega legislativa, aveva stabilito la
decadenza dell’obbligatorietà della mediazione quale condizione di procedibilità. In
totale, nell’anno 2014, sono state iscritte circa 180.000 mediazioni civili, molte delle quali “obbligatorie in quanto condizione di procedibilità ai sensi di legge” (84%);
l’obbligatorietà era stata reintrodotta con il “Decreto del fare” (D.L. 69/2013) nel mese
di settembre 2013, le volontarie hanno subito quindi una forte riduzione (dal 40%,
registrato nel 2013, passano al 10% nel 2014). Confrontando le iscrizioni del 2°
trimestre 2014 con quelle del 2° trimestre 2015 si registra un aumento del 21%.
Costante sembra mantenersi il tasso di successo delle mediazioni con aderente
comparso, 24,4% nel 2014 e 22,2% nel 1° semestre 2015. Con l’attuazione del
“Decreto del fare”, l’introduzione del primo incontro informativo, in cui il mediatore
chiarisce alle parti la funzione e le modalità di svolgimento della mediazione ed invita le
stesse e i loro avvocati ad esprimersi sulla possibilità di iniziare la procedura di
mediazione, fa “slittare” l’individuazione dei procedimenti in cui l’aderente compare con
l’effettiva volontà di tentare una conciliazione o compare solo per manifestare la
volontà di non proseguire nella mediazione. Da un’analisi ad hoc, eseguita sui dati del
2014, coloro che proseguono oltre il primo incontro rappresentano circa il 40% delle
istanze di mediazione concluse e, di queste, circa il 47% si conclude con un accordo
tra le parti. Un’analoga analisi, eseguita sui dati del 1° semestre 2015, mette in
evidenza che coloro che proseguono oltre il primo incontro rappresentano circa il 43%
delle istanze di mediazione concluse e, di queste, il 43% si conclude con l’accordo
delle parti. Il trend di comparizione dell’aderente nei procedimenti di mediazione è
crescente; le materie in cui si registra una maggior adesione dell’aderente sono le
successioni ereditarie (64,8%), i patti di famiglia (61,9%)e la divisione (60,6%) anche
se è interessante sottolineare che, almeno nel primo semestre 2015, la probabilità di
raggiungere un accordo è più elevata nelle mediazioni che riguardano la materia Diritti
reali, seguita da Altra natura, Comodato e Risarcimento danni da circolazione veicoli e
natanti (materia non più obbligatoria); quelle per le quali l’accordo risulta più difficile da
raggiungere riguardano i Contratti bancari e il Risarcimento danni da responsabilità
medica.
Il ricorso al patrocinio a spese dello Stato è limitato a circa l’1% dei procedimenti
definiti.
Oltre all’obbligatorietà dell’esperimento del tentativo di mediazione prima di adire le vie
giudiziarie, la L. 98/2013 ha introdotto la presenza obbligatoria degli avvocati per le
controversia sulle materie obbligatorie anche se, già prima dell’entrata in vigore di detta
disposizione, il livello di partecipazione degli avvocati era altissimo. Non era scontata la
presenza dell’avvocato nei procedimenti sulle materie volontarie che hanno registrato,
nel 2014, la presenza dell’avvocato nel 73% dei casi. Nel primo semestre 2015 le mediazioni relative alle materie volontarie sono l’8,7% delle mediazioni iscritte e il 78%
registra la presenza dell’avvocato.
La regione che definisce più mediazioni è la Lombardia, seguita da Lazio e Campania,
quelle che ne definiscono meno sono la Valle d’Aosta, la Basilicata e il Molise.
Gli Organismi che definiscono più procedimenti sono gli Organismi privati e gli Ordini
degli avvocati seguiti dalle Camere di commercio e dagli Altri ordini professionali. Gli
Altri ordini professionali registrano, però, il più elevato tasso di definizione con accordo
raggiunto se l’aderente compare, seguiti dagli Organismi privati, dalle Camere di
commercio e dagli Ordini degli avvocati.
Per quanto riguarda le tipologie dei procedimenti, quelli volontari rilevano il più elevato
tasso di accordo, seguiti dai procedimenti relativi alle materie obbligatorie e dai
procedimenti demandati dal giudice.
Nell’anno 2014, a livello settoriale, i dati evidenziano che, nelle controversie iscritte
presso gli organismi di mediazione, la materia percentualmente più rilevante è quella
dei Contratti bancari (25,1%), seguita dalle controversie in materia di Diritti reali
(13,1%), Altra natura (11,9%), Locazione (11,6%) e Condominio (10,7%). Contratti
assicurativi e Risarcimento danni da responsabilità medica “pesano” intorno al 6%,
mentre le controversie in materia di Divisione e Successioni ereditarie intorno al 4%
ognuno; numeri più limitati di procedimenti hanno interessato le controversie in materia
di Contratti finanziari (2,9%), Comodato, Affitto di aziende e Risarcimento danni da
diffamazione a mezzo stampa (intorno all’1%), Risarcimento danni da circolazione
veicoli e natanti (0,4%) e Patti di famiglia (0,1%). Le iscrizioni in materia di Contratti
bancari ha subito un decremento nel corso del 1° semestre 2015 passando al 24,3%,
mentre i Diritti reali hanno avuto un trend crescente passando al 13,6%.

…omissis…


AVVISO. Il testo riportato non riveste carattere di ufficialità.