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27 febbraio 2013

24/13. Transazione: onorari di avvocato e determinazione del valore della causa (Osservatorio Mediazione Civile n. 24/2013)


=> Corte di Cassazione, 14 febbraio 2013, n. 3660

Recente pronuncia della Suprema Corte di Cassazione in tema onorari di avvocato e determinazione del valore della causa in ipotesi di transazione che rappresenta interessante spunto di riflessione anche in tema di mediazione civile.

Nella determinazione degli onorari dell’avvocato in una lite conclusasi con transazione, poiché per la sussistenza delle reciproche concessioni ciascuna parte non è né vincitrice né perdente, la determinazione del valore della causa va compiuta avendo riguardo alla somma effettivamente corrisposta, e non a quella originariamente richiesta (I), a nulla rilevando che il pagamento sia a carico del cliente o dell’avversario (II). Ciò comporta l’esercizio da parte del giudice di un potere non già arbitrario bensì discrezionale, essendo il medesimo tenuto a dare motivazione sia pure succinta delle relative ragioni (III).

(I) In senso conforme si veda Cass. n. 14081/11, Cass. n. 22072/09 e Cass. n. 3804/91.

(II) In senso conforme si veda Cass. n. 348/73.

(III) In senso conforme si veda Cass. n. 15685706 e Cass. n. 844/81.

Fattispecie: la Cassazione, rigettando il ricorso del professionista (che deduceva violazione e/o falsa applicazione della L. n. 794 del 1942, artt. 8 e 9, in riferimento agli artt. 3 e 5 stessa legge nonché dell’art. 14 c.p.c.), osserva che nel caso di specie il Tribunale non si è discostato dal principio sopra riportato ed ha espresso al riguardo ampia, corretta e congrua motivazione, affermando di ritenere che “non poteva essere condiviso l’assunto del ricorrente in quanto le somme indicate nei singoli ricorsi, siccome superate dall’intervenuta transazione non potevano costituire in alcun modo parametro di riferimento circa la determinazione del valore del giudizio dovendosi, viceversa, ritenere più razionale e congruo tenere conto della diversa somma accettata dalla parte in sede di transazione, valido parametro di riferimento essendo stata accettata dalla parte a seguito di valutazione dell’alea del giudizio”.

Estratto da: Navigatore Settimanale del Diritto, fascicolo n. 8 del 2013.


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Fonte: Osservatorio Mediazione Civile n. 24/2013